Le truffe legate alle carte PostePay si sono evolute rapidamente negli ultimi anni, rendendo essenziale conoscere i rischi e i sistemi utilizzati dai malintenzionati per svuotare i conti in pochi secondi. Tra phishing, telefonate fraudolente, smishing, malware e skimming, la situazione è diventata così grave che Poste Italiane ha lanciato continui avvisi ai propri clienti per tutelare la sicurezza online. Lo scenario del 2026 si preannuncia ancora più critico data l’ingegnosità degli attacchi e la crescente digitalizzazione dei sistemi di pagamento.
Le principali tecniche di truffa sulle carte PostePay
Le modalità di furto di denaro tramite PostePay sono molteplici e sempre più sofisticate. I malfattori sfruttano sia debolezze tecnologiche sia ingenuità delle vittime per ottenere accesso ai dati sensibili e svuotare i conti in pochi istanti.
- Phishing: Si tratta dell’invio di email o messaggi SMS che imitano accuratamente la comunicazione ufficiale di Poste Italiane. Chi riceve questi messaggi viene indotto a cliccare su link fasulli che rimandano a siti clone, dove viene richiesto di inserire dati personali come numero carta, scadenza, CVV, PIN, codici OTP. Una volta inseriti, questi dati vengono usati immediatamente dai truffatori per prelevare somme dal conto o fare acquisti online.
- Smishing e Vishing: Oltre alle email, la truffa avviene per mezzo di SMS (smishing) o telefonate (vishing) apparentemente credibili. Il truffatore si spaccia spesso per operatore del reparto sicurezza di Poste Italiane, con tono professionale e linguaggio tecnico. Vengono prospettati problemi di sicurezza o tentativi di accesso sospetti su conti correnti per indurre l’utente a fornire i propri dati sensibili, compresi codici a tempo (OTP) necessari per finalizzare operazioni online.
- Skimming: Attraverso dispositivi elettronici installati su terminali POS o ATM contraffatti, i dati della carta vengono clonati quando si effettua un pagamento o prelievo. Il skimming è difficile da rilevare: il cliente non si accorge di nulla finché il conto viene svuotato in pochi attimi.
- Malware: Scaricare allegati o cliccare su link malevoli può infettare il dispositivo della vittima. I malware intercettano tutto ciò che viene digitato, inclusi i dati della carta durante gli acquisti online, e trasmettono l’informazione ai cybercriminali.
- Carding: Una volta ottenuti i dati, i truffatori effettuano piccole transazioni di prova (spesso di importo minimo) per verificare che la carta sia attiva e non sia stata bloccata, prima di procedere a prelievi o acquisti più ingenti.
Come si svolgono le truffe: testimonianze e meccanismi
Molti utenti hanno raccontato la propria esperienza riguardante telefonate in cui il sedicente operatore avvertiva di un accesso fraudolento dalla Bulgaria tramite portale non riconosciuto. Tale chiamata, spesso preceduta da un SMS allarmante, si svolge con toni professionali e apparentemente rassicuranti, ma l’obiettivo è ottenere il numero della carta, la data di scadenza, il CVV e il codice OTP necessario per autorizzare transazioni o effettuare la rigenerazione del profilo online, che di fatto permette di prendere pieno controllo della carta e di svuotarla completamente.
Un dettaglio che rende queste truffe ancor più credibili è la presenza di una vocina registrata all’inizio della chiamata, che comunica all’utente che la conversazione sarà registrata per “motivi di sicurezza”, esattamente come nei veri call center delle banche. Si crea così un clima di urgenza e pressione psicologica che spinge la vittima a trasmettere informazioni sensibili senza sospettare nulla.
La richiesta di recarsi in un Ufficio Postale o di effettuare operazioni su ATM non ufficiali è un ulteriore segnale di allarme: nessun ente bancario o di pagamento chiederà mai operazioni del genere, in particolare tramite SMS o telefonata improvvisa.
Le tipologie di comunicazioni fraudolente
I messaggi che giungono ai titolari di carta PostePay sono studiati nei minimi dettagli:
- Email-clone con mittente molto simile a quello ufficiale ([email protected]), oggetto allarmistico (“Importante: Attivare il nuovo sistema di sicurezza”) e testo che avverte della sospensione imminente della carta se non si attiva un presunto “nuovo sistema di sicurezza” cliccando su un link truffaldino. L’utente viene portato facilmente a cliccare per paura di restare senza accesso ai propri fondi.
- SMS che simulano avvisi urgenti su operazioni non autorizzate o tentativi sospetti di accesso. La pressione psicologica viene acuita da frasi come “Blocca subito la carta”, “Agisci ora per non perdere il denaro” o “Attiva ora la sicurezza”.
- Telefonate dirette con finti operatori che parlano in modo calmo e autorevole, comunicando la necessità di fornire dati, codici OTP, confermare pagamenti o bloccare direttamente la carta tramite procedure inventate.
Da aprile 2024 Poste Italiane ha introdotto nuovi presidi di sicurezza nelle proprie app e sistemi di autenticazione, ma i truffatori si adeguano rapidamente a ogni novità tecnologica per ingannare gli utenti e aggirare le misure di protezione.
Prevenzione e difesa: cosa fare e cosa evitare
Per proteggere la propria carta PostePay è fondamentale seguire alcuni principi di sicurezza:
- Non condividere mai il numero della carta, il PIN e soprattutto il codice OTP ricevuto via SMS, neanche con operatori che si presentano come personale di Poste Italiane. Nessun funzionario chiederà mai queste informazioni per telefono o e-mail.
- Controllare sempre il mittente delle email e non cliccare mai su link sospetti. In caso di dubbi, consultare direttamente il sito ufficiale di Poste Italiane oppure chiamare il servizio clienti attraverso i numeri pubblicati ufficialmente.
- Mai comunicare dati personali o di pagamento tramite canali non sicuri o non verificabili. Diffidare di qualsiasi pressione psicologica, urgenza o allarmismo.
- Monitorare regolarmente i movimenti della carta attraverso l’app ufficiale di Poste Italiane e segnalare subito eventuali anomalie o transazioni non riconosciute.
- Bloccare immediatamente la carta in caso di furto di dati, chiamando il numero ufficiale di blocco o accedendo all’app, e presentare denuncia alle autorità competenti.
- Tenere aggiornato il software dei propri dispositivi, evitare di scaricare programmi o app non ufficiali, ed effettuare sempre l’accesso attraverso il sito ufficiale di Poste Italiane.
Nel caso si sia già caduti vittima di una frode, è importante:
- Bloccare subito la carta tramite app, sito web o chiamata al numero di emergenza di Poste Italiane.
- Fare denuncia presso la Polizia Postale o i Carabinieri, portando tutta la documentazione, SMS, email ricevute e dettagli della truffa.
- Richiedere supporto e chiarimenti al servizio clienti di Poste Italiane per eventuali rimborsi o procedure di recupero fondi.
Alcune associazioni di consumatori sono costantemente impegnate nel monitorare l’evolversi delle tecniche di truffa e nel fornire assistenza gratuita alle vittime. La diffusione di articoli e testimonianze contribuisce a creare consapevolezza collettiva.
L’evoluzione delle tecniche di cybercrime dimostra che la sicurezza informatica rimane una sfida aperta. Dispositivi mobili, nuove app di pagamento, l’utilizzo massiccio di OTP e sistemi digitali fanno sì che il rischio di furto di dati tramite phishing e social engineering sia in costante aumento. Solo una attenzione scrupolosa ai dettagli, la verifica dei mittenti e la cautela nel trattare i dati personali possono davvero limitare il rischio di vedere svuotati i propri conti in pochi secondi.








